Il sole, ancora clemente, della primavera californiana inondava le vie di Los Angeles e, penetrando da una finestra, proiettava su un grande tavolo ingombro di libri di diritto l'ombra dell'iscrizione dipinta sul vetro: "Perry Mason, avvocato".
All'altro capo della scrivania Della Street si teneva pronta con la penna e il blocco di stenografia, mentre Mason spulciava una pila di corrispondenza, che era andata accumulandosi da più di tre mesi. L'avvocato detestava rispondere alle lettere e si decideva a farlo solo quando il mucchio della posta inevasa assumeva proporzioni allarmanti.